giovedì 5 ottobre 2023

Recensione Quelli che meritano di essere uccisi di Peter Swanson - Einaudi

 

Quelli che meritano di essere uccisi * Peter Swanson * Einaudi * pagg. 331







Ted Severson ha una vita dorata: è giovane e ricco, proprietario di una società di consulenza plurimilionaria, sposato con una donna capace di fare girare la testa a ogni uomo che incontra. E, soprattutto, è follemente innamorato. Quando però scopre che la moglie lo tradisce secondo il più banale dei cliché, il suo mondo perfetto va in frantumi.

domenica 1 ottobre 2023

Recensione La stagione del tuono di Bianca Rita Cataldi

 

La stagione del tuono * Bianca Rita Cataldi * HarperCollins * pagg. 288








Puglia, anni Sessanta. Con la fine dell'anno scolastico, per Michele iniziano lunghe giornate di libertà. Adesso può passare tutte le mattine a giocare, coi piedi nudi che affondano nel terreno del giardino di casa. Può gustarsi il sole del meridione che batte sul suo viso e imperla di sudore la sua pelle giovane. Ma non essendo più obbligato a recarsi alla scuola in città, a Bari, vede di meno Vittoria e Teresa. Lui è un Gentile, la sua famiglia coltiva piante e fiori da generazioni, mentre le sue due amiche sono delle Fiorenza, e i loro genitori confezionano profumi.

sabato 30 settembre 2023

Recensione Il miglio verde di Stephen King -

 

Il miglio verde * Stephen King * Sperling & Kupfer * pagg. 556




Nel penitenziario di Cold Mountain, lungo lo stretto corridoio di celle noto come «Il Meglio Verde», i detenuti come lo psicopatico «Billy the Kid» Wharton o il demoniaco Eduard Delacroix aspettano di morire sulla sedia elettrica, sorvegliati a vista dalle guardie. Ma nessuno riesce a decifrare l'enigmatico sguardo di John Coffey, un nero gigantesco condannato a morte per aver violentato e ucciso due bambine. Chi è Coffey? Un mostro dalle sembianze umane o un essere diverso da tutti gli altri?



Inizio con una premessa: la mia non vuole essere una vera e propria recensione, il libro non è una nuova uscita ed è conosciutissimo. No, il mio è più un racconto della mia esperienza con King, ma non in solitaria.


La mia conoscenza circa Stephen King era riconducibile a una nozione da Wikipedia: scrittore di letteratura fantastica, soprattutto di horror. Quando nel '99 uscì il film "Il miglio verde" ero (ora non so se sono migliorata tanto), ignorante e non sapevo fosse tratto da un suo libro, ben meno vedendolo lo potevo ricondurre a King: non avevo letto nulla di suo e non vi erano tracce di horror nella trasposizione cinematografica.

Per me King era sinonimo di horror!

Dopo ben ventisette anni dalla sua uscita ho accettato l'invito a una lettura comune con @lalibridinosa e @duelettrici.

Sullo stesso divano, in tre!

Tra un "fatti più in là", "spostati che mi fa caldo" e "vai a prendere da mangiare", l'avventura è iniziata ed è stata una meravigliosa scoperta.

Ero quasi sicura di non poter trovare nulla di nuovo e addirittura di annoiarmi: avevo già visto il film!

Niente di più sbagliato, la lettura si è confermata un'esperienza arricchente e non solo di particolari assenti nel film per esigenze cinematografiche, ma di tutte quelle sensazioni che si possono provare in seguito a una lettura così coinvolgente. 

Nonostante conoscessi il finale, ho sperato, ho sperato, ma ho pianto lo stesso.

Non cullatevi su "ho già visto il film". Non fate il mio stesso errore. Rimediate,





mercoledì 27 settembre 2023

Recensione "il cognome delle donne" di Aurora Tamigio

 

Il cognome delle donne * Aurora Tamigio * Feltrinelli * pagg. 416







All’origine c’è Rosa. Nata nella Sicilia di inizio Novecento, cresciuta in un paesino arroccato sulle montagne, rivela sin da bambina di essere fatta della materia del suo nome, ossia di fiori che rispuntano sempre, di frutti buoni contro i malanni, di legno resistente e spinoso. Al padre e ai fratelli, che possono tutto, non si piega mai sino in fondo. Finché nel 1925 incontra Sebastiano Quaranta, che “non aveva padre, madre o sorelle, perciò Rosa aveva trovato l’unico uomo al mondo che non sapeva come suonarle”. È un amore a prima vista, dove la vista però non inganna. Rosa scappa con lui, si sposano e insieme aprono un’osteria, che diventa un punto di riferimento per la gente dei quattro paesi tutt’intorno. A breve distanza nascono il bel Fernando, Donato, che andrà in seminario, e infine Selma, dalle mani delicate come i ricami di cui sarà maestra.